mercoledì 11 settembre 2013

LA CONDANNA DI BERLUSCONI SANCISCE LA FINE DI UN CICLO POLITICO

Sono fuori dal mondo, lontani anni luce dalle problematiche dei cittadini. Offuscati nella mente, accecati nella vista, senza una seppur minima presa di coscienza di cio' di cui il Paese ha realmente bisogno. Sono i nostri politici della maggioranza, presi anima e corpo nell'ennesima battaglia pro o contro Berlusconi.
Basta! Non ne possiamo piu'. Il popolo e' stanco di essere dimenticato. Continuano a combattare intorno alle esigenze di un solo uomo. Ma che cada questo governo, anzi governicchio delle larghe intese o per meglio dire del grande inciucio, partorito dopo lungo travaglio grazie all'intercedere di Napolitano. Tutti a sostenere che la caduta dell'Esecutivo porterebbe grande instabilita' ed incertezze per i mercati, mettendo a repentaglio la stabilita' nel Paese. Ma che dicono? Come fanno a non vedere che ormai siamo nella merda da tempo? Fanno miseramente pena, sono ormai improponibili. Le loro incapacita' conclamate hanno messo il Paese in ginocchio, in una fase di non ritorno, in una forma di paralisi decisionale. Altro che spread!
Il paradosso, e' che la Presidente della Camera minaccia sanzioni contro i rappresentanti del 5stelle per aver occupato il tetto di Montecitorio, senza vedere che il Parlamento e' pieno di delinquenti conclamati, condannati ed inquisiti che si salvano dalle patrie galere trovando sucuro rifugio proprio all'interno delle stanze del Palazzo. Ma di che stanno parlando? I media convenzionali, organo di potere deviato e sottomesso al potere politico, propagano all'infinito il loro verbo, inseguendo e dando voce al nulla, all'effimero, come un mangianastri incantato che emette un suono stridente, diventato ormai ipnotico.
La prossima uscita di scena del capo del PDL, padrone indiscusso della destra italiana da un ventennio, determinera' la fine di un ciclo politico i cui interpreti, a destra ma anche a sinistra, erano da tempo diventati espressione di cio' che vive il Paese: un inesorabile declino.

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