domenica 23 dicembre 2012

LA POLITICA ANCHE A NATALE

Un tempo almeno a Natale, non si parlava di politica. I parlamentari si ritiravano nelle proprie lussuose dimore (a volte acquistate a loro insaputa...) o a limite, sentivamo parlare delle loro faraoniche vacanze in note localita' montane o in esclusivi resort ai tropici ( spesso e volentieri rimborsati con i soldi del partito).
Quest'anno invece, il periodo delle feste natalizie, coincide con l'inizio della campagna elettorale in vista del voto del prossimo febbraio. Non solo noi poveri italiani, sommersi dai debiti e dalle tasse, dobbiamo fare i conti con la crisi, privandoci degli acquisti natalizi e di qualche prelibatezza a tavola, ma a breve, subiremo le frenetiche risse televisive messe in scena dai soliti venditori di fumo, gente che negli ultimi vent'anni ci ha riempito il cervello di balle.
Non basta qualche mescolamento delle carte all'ultimo momento, per dare credibilita' a questi imbonitori. Per anni ci hanno preso per i fondelli, promettendoci un rinnovamento del Paese. La loro inadeguatezza a governare la cosa pubblica, e' diventata imbarazzante. Sono davvero improponibili, come tristemente patetici sono diventati quei professionisti dell'informazione che, a seconda il loro leader di riferimento, ci continuano a massacrare con quei programmi di approfondimento politico, dove si parla di aria fritta e dove il contenuto delle argomentazioni e' gia' pattuito in anticipo.
Nel frattempo pero', in tanti hanno preso coscienza della necessita' di voltar pagina, di mettere fine a questo scempio, a questa vergogna. In tanti hanno intuito che cambiare si puo'. E per farlo, l'unica possibilita' che ci resta, e' abbracciare il nuovo che avanza, nonostante il palese tentativo della politica tradizionale, di sminuirne l'oggettiva ed inarrestabile propagazione. Potremo dire almeno, di non essere stati complici dello sfascio della Nazione.
In tanti hanno scritto la letterina a Babbo Natale. Chissa' se esaudira' questo desiderio...

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