lunedì 11 giugno 2012

FASE 2? AL MOMENTO E' UNO SPOT

Mentre la politica continua a farsi domande su come riprendersi una credibilita' morale persa da tempo e su come metabolizzare il fenomeno del M5S, i tecnici continuano a non trovare soluzioni su come uscire dalla crisi.
Gli speculatori si e' capito, ci hanno preso di mira, sentendo puzza di carne morta. Lo spread continua a salire, oggi e' giunto nuovamente a quota 470, segno evidente, come dico da tempo, che non era tutta colpa dei festini a luci rosse organizzati dal Cavaliere, anche se, la sua uscita di scena era inevitabile, soprattutto per il suo completo fallimento politico.
Il Paese si rotola nella sua lenta agonia. E' come un malato a cui viene somministrata di tanto in tanto una flebo, pur sapendo che il farmaco iniettato non produce piu' l'effetto sperato.
I tecnici dovevano decidere ed in fretta, ponendo le basi per una svolta epocale. Lo hanno fatto solo in parte, contraendo ulteriormente un'economia gia' in stasi da tempo. I tagli promessi sono stati solo di facciata, i privilegi della politica sono rimasti piu' o meno invariati, così come si sono tenuti in vita tanti enti inutili, per non parlare degli oltre 10 miliardi spesi per armamenti (decisi dal precedente governo ma di certo non annullati da quello attuale).
La popolazione attende inerme il suo destino, non avendo la capacita', la forza ma neanche l'abitudine di riprendersi il controllo del proprio destino. Ci troviamo in una fase di non ritorno. Sembra quasi che ci sia, il desiderio di sprofondare definitivamente, di fallire (lo scrissi in tempi non sopsetti) per chiedere formalmente, un sostanzioso aiuto corroborante all'Europa o un'uscita definitiva da questo sistema, nel quale pare, non riusciamo piu' a starci.
Il Governo continuera' nel varo di misure tampone, in altri inasprimenti fiscali (probabile il prossimo aumento dell'IVA al 23%) ma iniziera' a rendersi conto che la tanto promessa fase 2, quella dello sviluppo, al momento e' uno spot ben riuscito e sara' difficile da applicare in un Paese in cui, ogni giorno chiudono 42 imprese e dove per troppo tempo ahime', sono stati i danari sporchi delle mafie e tutto l'indotto da esse generato, a muovere il motore produttivo del Paese, determinando nel tempo, il radicamento di un sistema economico molto peculiare .


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2 commenti:

Anonimo ha detto...

Angelo che brutto momento siamo costretti a vivere. Tu come va con Arbustum? Spero che con la buona stagione arrivi più lavoro.
Un abbraccio fraterno, ciao ciao
Maria Pia

Angelo D'Amore ha detto...

il lavoro e' al suo culmine, nel senso che con luglio, finiranno le comunioni e la gente iniziera' a risèparmiare quei pochi soldi per una settimana di vacanze. tra impegni bancari e l'arrivo dell'imu, capirai che i miei guadagni sono gia' dissolti.
ti aspetto, non rimandare ancora, ci conto.