martedì 2 giugno 2009

NAPOLI, CHE VERGOGNA

Se si e' arrivati a profanare anche la tomba di Toto', vuol dire che la citta' e' ormai in un vicolo cieco, in un binario morto, ormai in putrefazione.
Ancora una volta, le cronache devono citare avvenimenti che infangano la citta', la umiliano, cancellano in modo permanente la sua antica storia, la sua millenaria cultura, il suo eccezionale patrimonio.
Non penso il gesto sia opera di qualche sconsiderato o di qualche mitomane in cerca di notorieta'.
Purtroppo temo, sia una becera, penosa, vile azione calcolata, strategica, finalizzata a ottenere comunque attenzione, a suscitare un negativo e roboante clamore.
Oggi e' la festa della Repubblica. Qui a Napoli, non c'e' proprio nulla da festeggiare.
La citta' e' un moribondo che si trascina da tempo, avvolto nel suo male, nella sua agonia lenta e inesorabile.
La memoria del Principe Antonio de Curtis, e' stata oltraggiata. Napoli ha ricevuto il suo ennesimo schiaffo. Ormai la citta' non reagisce, poiche' non ha piu' la forza culturale di farlo. Vive solo evocando il suo passato che diventa giorno dopo giorno, piu' remoto.
La vergogna che ha macchiato la citta' per l'ennesima volta, ne e' la piu' chiara e palese dimostrazione.

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